Nel mondo del lavoro moderno, i rischi non sono solo fisici. Sempre più attenzione viene rivolta ai rischi psicosociali, ovvero a quei fattori che possono compromettere la salute mentale e il benessere dei lavoratori. Tra questi, lo stress lavoro-correlato, le molestie e le violenze rappresentano le minacce più insidiose, spesso invisibili ma profondamente impattanti.
I rischi psicosociali derivano da una cattiva organizzazione del lavoro, da dinamiche relazionali tossiche o da un ambiente lavorativo non sicuro dal punto di vista emotivo. Possono manifestarsi attraverso:
• Stress cronico
• Burnout
• Ansia e depressione
• Conflitti interpersonali
• Molestie morali o sessuali
• Violenza fisica o verbale
Come si valutano?
La valutazione dei rischi psicosociali è un obbligo previsto dal D.Lgs. 81/08 in Italia. Ecco i principali strumenti:
1. Analisi documentale: revisione di assenze, turn over, infortuni, segnalazioni.
2. Questionari anonimi: come il Questionario HSE (Health and Safety Executive) per misurare lo stress.
3. Colloqui individuali o focus group: per raccogliere percezioni e vissuti.
4. Osservazione diretta: del clima e delle dinamiche relazionali.
Il ruolo del datore di lavoro
Il datore di lavoro ha il dovere di prevenire e gestire i rischi psicosociali. Ecco alcune azioni concrete:
• Promuovere una cultura del rispetto e della comunicazione aperta.
• Formare i dirigenti per riconoscere segnali di disagio.
• Istituire canali di ascolto e supporto psicologico.
• Adottare politiche di tolleranza zero verso molestie e violenze.
• Favorire l’equilibrio vita-lavoro con orari flessibili e smart working.
Come possono tutelarsi i lavoratori?
Anche i lavoratori hanno strumenti per proteggersi:
• Segnalare tempestivamente situazioni di disagio o abuso.
• Rivolgersi al RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza).
• Utilizzare i servizi di supporto psicologico aziendali o esterni.
• Documentare episodi di molestie o violenza.
• Partecipare attivamente alla valutazione dei rischi.
Alcuni numeri
- Molestie e violenze sul lavoro
- Le forme più diffuse di violenza sono:
- Violenza verbale: 56%
- Mobbing: 53%
- Abuso di potere: 37%
- Stress lavoro-correlato (Europa)
- Secondo l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA), lo stress è il secondo problema di salute più comune legato al lavoro, dopo i disturbi muscolo-scheletrici
- Circa 1 lavoratore europeo su 4 riferisce di sentirsi stressato per la maggior parte del tempo lavorativo.
- Le principali cause sono: pressioni sui tempi, carichi di lavoro eccessivi, mancanza di supporto, ambiguità nei ruoli e conflitti interpersonali.
Questi dati evidenziano quanto sia urgente affrontare i rischi psicosociali con strumenti concreti e una cultura aziendale orientata al benessere. Tu sei al passo con i tempi, come valuti i rischi psicosociali?
Comments are closed.