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Giu 30
slide Gestione del rischio di sostanze chimiche reprotossiche

Gestione del rischio di sostanze chimiche reprotossiche

Le sostanze chimiche reprotossiche sono un tema molto importante in ambito lavorativo, perché possono influire sul sistema riproduttivo dei lavoratori esposti.  

All’interno della normativa europea, in particolare della Direttiva (UE) 2022/431 relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione ad agenti cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione durante il lavoro, le sostanze reprotossiche sono considerate fattori di rischio che richiedono misure di gestione molto rigorose per tutelare la salute dei lavoratori.  

Il D. Lgs. 135/2024 che ha recepito la Direttiva Europea introduce importanti novità per la gestione dei rischi legati a sostanze pericolose, mirando a rafforzare la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, estendendo la protezione anche alle sostanze tossiche per la riproduzione. 

Tra i principali cambiamenti: 

  • Estensione della protezione ai reprotossici: La principale novità è l’inclusione delle sostanze tossiche per la riproduzione tra gli agenti soggetti a regolamentazione. Questa estensione rappresenta una maggiore protezione per i lavoratori che potrebbero essere esposti a sostanze che danneggiano la fertilità o lo sviluppo fetale. 
  • Differenziazione tra sostanze con soglia e prive di soglia: La normativa differenzia tra le sostanze “con soglia” e “prive di soglia”, ovvero quelle per cui è stabilito un livello di esposizione sicuro e quelle per cui non esistono limiti considerati sicuri. Questa distinzione è rilevante in quanto determina le misure di protezione da adottare nei luoghi di lavoro, con un’attenzione specifica alla minimizzazione dell’esposizione ai reprotossici senza soglia. 
  • Valori limite di esposizione: I valori limite di esposizione professionale e biologici per sostanze cancerogene, mutagene e reprotossiche sono stati aggiornati e centralizzati nell’Allegato XLIII e nel nuovo XLIII-bis. Questo cambiamento rende più immediata l’identificazione delle soglie di sicurezza e i relativi obblighi per i datori di lavoro. 
  • Rafforzamento della sorveglianza sanitaria: La normativa ora include l’obbligo di sorveglianza sanitaria, da parte del Medico Competente, per i lavoratori esposti a sostanze reprotossiche. Il modello di sorveglianza 3B è stato esteso per monitorare i rischi derivanti dalle nuove categorie di agenti, in particolare per il piombo nelle lavoratrici in età fertile, con specifiche procedure di monitoraggio. 
  • Nuovi obblighi di registrazione: Il decreto modifica l’articolo 243 del D. Lgs 81/2008, introducendo l’obbligo per il datore di lavoro di registrare l’esposizione a sostanze reprotossiche nel registro degli espostie di conservare tali dati per almeno cinque anni dopo la cessazione dell’attività, garantendo così una documentazione di lungo periodo. 

L’esposizione a sostanze reprotossiche può portare a conseguenze come infertilità, aborti spontanei, malformazioni congenite o altri problemi di salute nei futuri figli dei lavoratori.  

Questi rischi sono maggiori in ambienti dove si maneggiano o si utilizzano sostanze chimiche con proprietà reprotossiche, come alcuni solventi, pesticidi, metalli pesanti o composti organici specifici. 

Il D. Lgs 135/2024 è entrato ufficialmente in vigore l’11 ottobre 2024. Questo termine segna l’inizio dell’applicazione delle nuove disposizioni, dando alle aziende il tempo necessario per implementare le modifiche richieste. 

Obiettivi e misure di gestione  

Al fine di garantire un ambiente di lavoro sicuro e tutelare la salute riproduttiva dei lavoratori e delle future generazioni il D. Lgs 135/2024 prevede che le aziende adottino misure di prevenzione e protezione più rigorose in caso di esposizione a sostanze reprotossiche. 

Queste misure includono: Valutazione dei rischi specifici, considerando l’esposizione ad agenti cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione. Riduzione dell’esposizione attraverso l’uso di dispositivi di protezione individuale (DPI). Installazione di sistemi di aspirazione e schermature per limitare la dispersione di sostanze pericolose.  

Per assicurare la conformità normativa i datori di lavoro dovranno formare il personale sui rischi derivanti dall’esposizione a sostanze reprotossiche e sulle corrette procedure di lavoro, monitorare i livelli di esposizione e aggiornare il protocollo di sorveglianza sanitaria in collaborazione con il medico competente. 

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