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Giu 12
Rischi di calore e protezione dei raggi UV ingest

Rischi di calore e protezione dei raggi UV

Con l’apprestarsi della stagione estiva, si presentano per le attività di lavoro all’aperto rischi risultanti dall’esposizione al caldo e all’umidità.  

L’esposizione dei lavoratori al calore diretto come può avvenire nei settori produttivi in cui gli operano all’aperto può portare a rischi per la salute:  

  • esaurimento da calore; 
  • colpo di calore; 

Secondo le disposizioni vigenti nelle giornate Particolarmente “Calde” o dove si ravvisa un rischio “Alto” Rischio Calore, le attività Lavorative Vanno sospese dalle Ore 12.30 alle 16.00 (si faccia riferimento agli ordinamenti promulgate dalle Singole Regioni).  Tale evenienza è rilevabile attraverso il sito www.Worklimate.it (dove inserendo il nome della località è possibile avere il riscontro delle previsioni riguardanti il rischio di Calore) 

Le principali misure da adottare per i Lavoratori all’aperto sono rappresentate: 

  • Disporre di acqua fresca nelle vicinanze del posto di lavoro; 
  • Idratarsi con frequenza;  
  • Aree ombreggiate o ripari; 
  • Organizzare il lavoro per sfruttare le ore meno calde, programmando i Lavori più pesanti nelle ore più fresche; 
  • Utilizzare il Copri Capo; 
  • Utilizzare di indumenti leggeri e traspiranti e per i lavoratori esposti al sole adottare l’uso indumenti di colore chiaro; 
  • Utilizzo di Creme protettive.  

QUALI SONO I SEGNALI DI ALLARME? 

  • cute calda e arrossata 
  • sete intensa 
  • sensazione di debolezza 
  • crampi muscolari 
  • nausea e vomito 
  • vertigini, convulsioni 
  • stato confusionale 
  • perdita di coscienza 

MISURE PER EVITARE I DANNI DA CALORE 

TEMPERATURA E UMIDITÀ DELL’ARIA 

  • Vanno considerate a rischio le giornate in cui la temperatura all’ombra è elevata (attenzione oltre i 30°C), l’umidità relativa è molto elevata, il lavoro si svolge in pieno sole ed i periodi caratterizzati da improvvise ondate di calore. Misura specifica: verifica frequente delle condizioni meteorologiche al fine di valutare il rischio. 

Siti internet consigliati: 

  • VERIFICARE Su worklimate.it – la classe di Rischio Della zona di Lavoro Se dovesse essere rischio Alto – Le attività Lavorative vanno sospese dalle 12.30 – alle 16.00 

ACCLIMATAZIONE 

L’acclimatazione è l’insieme delle reazioni fisiologiche che rendono un individuo capace di adattarsi a variazioni climatiche importanti. 

Misura specifica: si deve prevedere uno svolgimento dell’attività lavorativa all’aperto per periodi brevi all’inizio e poi per periodi gradualmente crescenti. Il passaggio dallo stato non acclimatato a quello acclimatato dovrebbe avvenire gradualmente in un periodo di circa sette giorni. 

SFORZO FISICO RICHIESTO DALLA MANSIONE 

Tanto più è intenso lo sforzo fisico svolto dal lavoratore tanto maggiore è la quantità di calore prodotta dall’attività muscolare con conseguente “surriscaldamento” dell’organismo e quindi aumento del rischio di colpo di calore. 

Misure specifiche: 

  • programmare i lavori con maggior fatica fisica in orari con temperature più favorevoli, preferendo l’orario mattutino e preserale. 
  • adattare gli orari di lavoro in modo di non lavorare durante le ore più calde (per esempio anticipando l’inizio dei lavori al mattino) 
  • ridurre gli sforzi fisici individuali, prevedendo la buona ripartizione dello sforzo fisico tra i lavoratori, anche attraverso la rotazione del personale. 

DISPONIBILITÀ DI ACQUA/LIQUIDI NEI LUOGHI DI LAVORO 

Bere acqua fresca e sali minerali e rinfrescarsi non solo abbassa la temperatura interna del corpo, ma soprattutto consente al fisico di recuperare i liquidi persi con la sudorazione. 

Misure specifiche: i luoghi di lavoro devono essere regolarmente riforniti di acqua potabile fresca, bevande idro-saline e acqua per il  rinfrescamento dei lavoratori nei periodi di pausa. E’ importante consumare acqua prima di avvertire la sete e frequentemente durante il turno di lavoro, evitando le bevande ghiacciate ed integrando con bevande idro-saline se si suda molto. 

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 

I dispositivi di protezione sono rappresentati da un abbigliamento che consenta al lavoratore di proteggersi dagli effetti dannosi del calore e delle radiazioni ultraviolette (UV) del sole. 

Misure specifiche: 

  • Copricapo: è consigliabile indossare un cappello a tesa larga e circolare che fornisca una buona protezione, oltre che al capo, anche alle orecchie, naso e collo. 
  • Indumenti: è consigliabile indossare abiti leggeri con maniche e pantaloni lunghi di colore chiaro e di tessuto traspirante (misto cotone/poliestere). 

È consigliato, se compatibili con la tipologia di lavoro, l’uso di occhiali da sole, che devono essere aderenti per impedire il passaggio di radiazioni UV, e di prodotti antisolari da applicare sulle parti del corpo scoperte. 

ORGANIZZAZIONE DELLE PAUSE DI LAVORO

Le pause durante il turno lavorativo devono essere sempre previste da chi organizza il lavoro ed i lavoratori sono tenuti a rispettarle. 

Misure specifiche: l’organizzazione del lavoro deve prevedere pause in un luogo il più possibile fresco o in aree ombreggiate con durata variabile in rapporto alle condizioni climatiche e allo sforzo fisico richiesto dal lavoro. 

COMPORTAMENTI DEL LAVORATORE 

Alcuni comportamenti scorretti del lavoratore possono  aumentare il rischio di colpo di calore. 

Misure specifiche: informazione e formazione sul rischio specifico, uso corretto dei dispositivi di protezione, misure di prevenzione in azienda, comportamenti di salvaguardia quali: non assumere alcolici e sostanze stupefacenti, evitare pasti abbondanti in pausa pranzo e non lavorare in luoghi isolati senza aver preventivamente informato i colleghi o il datore di lavoro. 

FATTORI INDIVIDUALI 

Alcuni fattori individuali possono favorire la comparsa del colpo di calore: 

  • età: la tolleranza al caldo diminuisce con l’età 
  • tipologia corporea: eccessiva magrezza ed obesità aumentano il rischio 
  • sesso: le donne sono più sensibili al calore dell’uomo 
  • assunzione di farmaci: possono aumentare la suscettibilità al calore 
  • condizioni cliniche generali del soggetto: condizioni patologiche preesistenti possono rendere maggiormente “fragile” il soggetto 
  • ipersuscettibilità individuale legata a fattori genetici. 

Misura specifica: la sorveglianza sanitaria dei lavoratori svolta dal medico competente consente di identificare le controindicazioni allo svolgimento della mansione o di individuare soggetti a rischio per cui si dovranno adottare particolari provvedimenti. 

Da valutare con attenzione le situazioni di privazione volontaria di cibo e di bevande da parte dei lavoratori. 

SEGNALARE SUBITO I PRIMI SINTOMI IN CASO DI MALESSERE: 

ai colleghi o all’addetto al Primo Soccorso. 

MISURE DI PRIMO SOCCORSO 

Le principali misure di Primo Soccorso da attuare in caso di comparsa di un malore da calore sono: 

  • Chiamare il 112! 
  • Chiamare subito un incaricato di Primo Soccorso 
  • Posizionare il lavoratore all’ombra e al fresco, sdraiato in caso di vertigini, sul fianco in caso di nausea 
  • Slacciare o togliere gli abiti 
  • Fare spugnature con acqua fresca su fronte, nuca ed estremità 
  • Ventilare il lavoratore 
  • Solo se la persona è cosciente far bere acqua, ancor meglio se una soluzione salina, ogni 15 minuti a piccole quantità 
  • Mantenere la persona in assoluto riposo.