Con l’apprestarsi della stagione estiva, si presentano per le attività di lavoro all’aperto rischi risultanti dall’esposizione al caldo e all’umidità.
L’esposizione dei lavoratori al calore diretto come può avvenire nei settori produttivi in cui gli operano all’aperto può portare a rischi per la salute:
- esaurimento da calore;
- colpo di calore;
- altre malattie legate allo stress da calore.
Secondo le disposizioni vigenti nelle giornate Particolarmente “Calde” o dove si ravvisa un rischio “Alto” Rischio Calore, le attività Lavorative Vanno sospese dalle Ore 12.30 alle 16.00 (si faccia riferimento agli ordinamenti promulgate dalle Singole Regioni). Tale evenienza è rilevabile attraverso il sito www.Worklimate.it (dove inserendo il nome della località è possibile avere il riscontro delle previsioni riguardanti il rischio di Calore)
Le principali misure da adottare per i Lavoratori all’aperto sono rappresentate:
- Disporre di acqua fresca nelle vicinanze del posto di lavoro;
- Idratarsi con frequenza;
- Aree ombreggiate o ripari;
- Organizzare il lavoro per sfruttare le ore meno calde, programmando i Lavori più pesanti nelle ore più fresche;
- Utilizzare il Copri Capo;
- Utilizzare di indumenti leggeri e traspiranti e per i lavoratori esposti al sole adottare l’uso indumenti di colore chiaro;
- Utilizzo di Creme protettive.
QUALI SONO I SEGNALI DI ALLARME?
- cute calda e arrossata
- sete intensa
- sensazione di debolezza
- crampi muscolari
- nausea e vomito
- vertigini, convulsioni
- stato confusionale
- perdita di coscienza
MISURE PER EVITARE I DANNI DA CALORE
TEMPERATURA E UMIDITÀ DELL’ARIA
- Vanno considerate a rischio le giornate in cui la temperatura all’ombra è elevata (attenzione oltre i 30°C), l’umidità relativa è molto elevata, il lavoro si svolge in pieno sole ed i periodi caratterizzati da improvvise ondate di calore. Misura specifica: verifica frequente delle condizioni meteorologiche al fine di valutare il rischio.
Siti internet consigliati:
- VERIFICARE Su worklimate.it – la classe di Rischio Della zona di Lavoro Se dovesse essere rischio Alto – Le attività Lavorative vanno sospese dalle 12.30 – alle 16.00
ACCLIMATAZIONE
L’acclimatazione è l’insieme delle reazioni fisiologiche che rendono un individuo capace di adattarsi a variazioni climatiche importanti.
Misura specifica: si deve prevedere uno svolgimento dell’attività lavorativa all’aperto per periodi brevi all’inizio e poi per periodi gradualmente crescenti. Il passaggio dallo stato non acclimatato a quello acclimatato dovrebbe avvenire gradualmente in un periodo di circa sette giorni.
SFORZO FISICO RICHIESTO DALLA MANSIONE
Tanto più è intenso lo sforzo fisico svolto dal lavoratore tanto maggiore è la quantità di calore prodotta dall’attività muscolare con conseguente “surriscaldamento” dell’organismo e quindi aumento del rischio di colpo di calore.
Misure specifiche:
- programmare i lavori con maggior fatica fisica in orari con temperature più favorevoli, preferendo l’orario mattutino e preserale.
- adattare gli orari di lavoro in modo di non lavorare durante le ore più calde (per esempio anticipando l’inizio dei lavori al mattino)
- ridurre gli sforzi fisici individuali, prevedendo la buona ripartizione dello sforzo fisico tra i lavoratori, anche attraverso la rotazione del personale.
DISPONIBILITÀ DI ACQUA/LIQUIDI NEI LUOGHI DI LAVORO
Bere acqua fresca e sali minerali e rinfrescarsi non solo abbassa la temperatura interna del corpo, ma soprattutto consente al fisico di recuperare i liquidi persi con la sudorazione.
Misure specifiche: i luoghi di lavoro devono essere regolarmente riforniti di acqua potabile fresca, bevande idro-saline e acqua per il rinfrescamento dei lavoratori nei periodi di pausa. E’ importante consumare acqua prima di avvertire la sete e frequentemente durante il turno di lavoro, evitando le bevande ghiacciate ed integrando con bevande idro-saline se si suda molto.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
I dispositivi di protezione sono rappresentati da un abbigliamento che consenta al lavoratore di proteggersi dagli effetti dannosi del calore e delle radiazioni ultraviolette (UV) del sole.
Misure specifiche:
- Copricapo: è consigliabile indossare un cappello a tesa larga e circolare che fornisca una buona protezione, oltre che al capo, anche alle orecchie, naso e collo.
- Indumenti: è consigliabile indossare abiti leggeri con maniche e pantaloni lunghi di colore chiaro e di tessuto traspirante (misto cotone/poliestere).
È consigliato, se compatibili con la tipologia di lavoro, l’uso di occhiali da sole, che devono essere aderenti per impedire il passaggio di radiazioni UV, e di prodotti antisolari da applicare sulle parti del corpo scoperte.
ORGANIZZAZIONE DELLE PAUSE DI LAVORO
Le pause durante il turno lavorativo devono essere sempre previste da chi organizza il lavoro ed i lavoratori sono tenuti a rispettarle.
Misure specifiche: l’organizzazione del lavoro deve prevedere pause in un luogo il più possibile fresco o in aree ombreggiate con durata variabile in rapporto alle condizioni climatiche e allo sforzo fisico richiesto dal lavoro.
COMPORTAMENTI DEL LAVORATORE
Alcuni comportamenti scorretti del lavoratore possono aumentare il rischio di colpo di calore.
Misure specifiche: informazione e formazione sul rischio specifico, uso corretto dei dispositivi di protezione, misure di prevenzione in azienda, comportamenti di salvaguardia quali: non assumere alcolici e sostanze stupefacenti, evitare pasti abbondanti in pausa pranzo e non lavorare in luoghi isolati senza aver preventivamente informato i colleghi o il datore di lavoro.
FATTORI INDIVIDUALI
Alcuni fattori individuali possono favorire la comparsa del colpo di calore:
- età: la tolleranza al caldo diminuisce con l’età
- tipologia corporea: eccessiva magrezza ed obesità aumentano il rischio
- sesso: le donne sono più sensibili al calore dell’uomo
- assunzione di farmaci: possono aumentare la suscettibilità al calore
- condizioni cliniche generali del soggetto: condizioni patologiche preesistenti possono rendere maggiormente “fragile” il soggetto
- ipersuscettibilità individuale legata a fattori genetici.
Misura specifica: la sorveglianza sanitaria dei lavoratori svolta dal medico competente consente di identificare le controindicazioni allo svolgimento della mansione o di individuare soggetti a rischio per cui si dovranno adottare particolari provvedimenti.
Da valutare con attenzione le situazioni di privazione volontaria di cibo e di bevande da parte dei lavoratori.
SEGNALARE SUBITO I PRIMI SINTOMI IN CASO DI MALESSERE:
ai colleghi o all’addetto al Primo Soccorso.
MISURE DI PRIMO SOCCORSO
Le principali misure di Primo Soccorso da attuare in caso di comparsa di un malore da calore sono:
- Chiamare il 112!
- Chiamare subito un incaricato di Primo Soccorso
- Posizionare il lavoratore all’ombra e al fresco, sdraiato in caso di vertigini, sul fianco in caso di nausea
- Slacciare o togliere gli abiti
- Fare spugnature con acqua fresca su fronte, nuca ed estremità
- Ventilare il lavoratore
- Solo se la persona è cosciente far bere acqua, ancor meglio se una soluzione salina, ogni 15 minuti a piccole quantità
- Mantenere la persona in assoluto riposo.
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